Mi chiamo Mauro Calderoni e sono nato a Saluzzo il 29 luglio 1973.
Ho la passione per la politica fin dai tempi del liceo. Sempre con la stessa energia. Sempre dalla stessa parte.
A giugno del 2024 con 7600 preferenze sono stato eletto nel Consiglio regionale del Piemonte nelle fila del Partito Democratico.
Sono vicepresidente della VII Commissione “Autonomia differenziata; affari istituzionali, federalismo, enti locali” e membro della I Commissione “Programmazione; bilancio; patrimonio; organizzazione e personale”, della Il Commissione “Pianificazione territoriale; urbanistica; edilizia residenziale; trasporti e viabilità”, della Ill Commissione “Economia; industria; commercio; agricoltura; artigianato; montagna; foreste; fiere e mercati; turismo; acque minerali e termali; caccia e pesca; formazione professionale; energia; cave e torbiere; movimenti migratori”, della V Commissione “Tutela dell'ambiente e impatto ambientale; risorse idriche; inquinamento; scarichi industriali e smaltimento rifiuti; sistemazione idrogeologica; protezione civile; parchi ed aree protette” e della Commissione legalità.
In precedenza, sono entrato in Consiglio comunale a Saluzzo, la mia città, nel 2001.
Nel 2004 sono stato fra i soci fondatori della associazione politico-culturale “Una città da amare” che ha portato all’elezione a sindaco di Paolo Allemano, di cui per dieci anni sono stato assessore all’urbanistica ed ai lavori pubblici.
Nel 2014 l’associazione mi ha indicato come candidato sindaco e io ho lavorato, come sempre nella mia carriera politica, per allargare il consenso e la base elettorale fondando “Insieme si può”, coalizione di centro - sinistra che ha vinto per tre volte consecutive, l’ultima nel 2024 con il mio ex vice per 10 anni, l’attuale sindaco Franco Demaria.
Sono sposato sposato con Marilena che insegna matematica e scienze alla scuola secondaria di primo grado della nostra città e abbiamo due figli, Sofia e Francesco.
Mi interesso di politica da oltre 30 anni. Ho iniziato con lo spirito dell’allenatore di basket, perché la mia parte non aveva saputo, fino a quel momento, fare squadra. Ho sempre creduto che unirsi, dare vita a sinergie e alleanze costruttive, per far contare la nostra comunità, è una questione che va molto al di là di partiti, schieramenti, casacche.
Anche a livello territoriale lavoriamo da oltre 20 anni per unire, per consolidare le Terre del Monviso, un nuovo distretto produttivo, agricolo e turistico e per migliorare servizi, infrastrutture, capacità di investimento.
Saluzzo e le Terre del Monviso hanno attratto risorse e realizzato progetti di area come nessun altro territorio provinciale, sempre partendo dal basso, dai Comuni e dalle Comunità.
Da Torino vorrei continuare a promuovere e sostenere il bisogno di unire, collegare, rendere la montagna e la pianura parti di un unico tessuto, per chi vuole vivere, lavorare e produrre qui, senza doversi spostare per essere connesso.
Serve una visione di “area vasta” anche per i nuovi collegamenti al futuro ospedale unico Fossano-Saluzzo-Savigliano.
Serve una nuova “bretella” per raggiungere l’autostrada da Savigliano e insistere con Anas per l’adeguamento della Saluzzo-Savigliano.
Dobbiamo avere una Sanità di territorio basata sulle Case di comunità nelle valli, raggiunte dal servizio di trasporto pubblico, coordinate con i servizi ospedalieri ai piedi del Re di Pietra
Serve un coinvolgimento di tutte e tutti sempre maggiore, per puntare sul distretto produttivo e turistico delle Terre del Monviso che deve comprendere anche i centri della pianura e creare sinergie con le Langhe ed il Roero.